Chiesa Conventuale di San Giovanni del Palco
Convento San Giovanni del Palco. L’edificio conventuale, a pianta rinascimentale quadrata, è tutto distribuito intorno al chiostro, coperto a porticato e composto da una successione di arcate a tutto sesto poggiate su robusti pilastri ottogonali, con un’artistica vasca al centro. Tutte le campate, coperte da volte a crociera, hanno il muro perimetrale decorato da una serie di affreschi seicenteschi di autore ignoto, raffiguranti memorie di storie francescane. Altri tre corpi: cucina, sala per sponsali il noviziato, sono stati aggiunti perpendicolarmente al nucleo centrale. La chiesa occupa una delle quattro ali. Un portale di tufo ad arco a sesto ribassato introduce al pronao della chiesa. Sulla parete sinistra vi sono quattro affreschi raffiguranti Il miracolo dell’Ostia, San Francesco e il Cristo, San Giovanni da Capestrano e Sant’Antonio Da Padova attribuito da Angiolillo Arcuccio. Due lapidi, del 1929 e del 1949, ricordano i lavori effettuati. Attraverso un maestoso portale in piperno si accede alla chiesa, a unica navata, scandita da dieci piccole cappelle laterali e conclusa dal coro, coperto da una volta a botte lunettata. Il pavimento maiolicato, realizzato nel 1830, presenta al centro uno stemma con simboli francescani. Posto al centro dell’abside, si erge uno splendido altare ligneo, in ciliegio e noce, eseguito intorno al 1650 da Frate Giuseppe da Soleto. È composto da quattro parti: la mensa in noce, con pannelli raffiguranti: l’Ultima Cena, l’Immacolata, San Francesco, San Pasquale e Sant’Antonio da Padova, realizzata dal fratello laico Frà Mario Artena nel 1924, in sostituzione della precedente in muratura; la fascia mediana istoriata con motivi zoomorfi e fitoformi; il tabernacolo, posto al centro della fascia; il tronetto composto da quattro ordini con balaustre e colonnine.
Chiesa del Rosario: (fine XVI secolo e succ.), di notevole interesse sono le tele delle cappelle laterali, una per certo opera del Mozzillo, la tela del soffitto e lo stesso soffitto ligneo, opera di P. Vecchione.
Abbazia di Sant'Angelo: (1087), appartenuta ai benedettini, posizionata su uno sperone di nuda roccia calcarea a strapiombo sull’abitato di Lauro, interessantissimo il portale in tufo grigio caratterizzato dalla presenza di maschere e rosoni (di cui alcuni asportati da ignoti).
Chiesa dell’Assunta: (fine XVI secolo e succ.), interessanti il coro ligneo, la statua, anch’essa in legno, dell’Assunta. Notevole è anche il soffitto in tela dipinta, opera di M. Ricciardi, il tetto con capriate lignee è stato sostituito in fase di ristrutturazione da un’anonima struttura con capriate metalliche.
Palazzo civico: opera di Francesco Venezia, è la sede del civico consesso.
Piazza Freconia: è il cuore, non solo topografico, del paese. Vi si può assaporare il modus vivendi, nel tempo libero, dei tauranesi. Su di essa prospettano la chiesa del Rosario e il vecchio municipio. L’insieme, così raccolto crea uno spazio di intimità, quasi un soggiorno all’aperto, dove è piacevole soffermarsi. Nell’intorno, come accennato in precedenza, attraverso i caratteristici supportici, è possibile inoltrarsi nel dedalo di strettissimi vicoli che costituisce il centro storico del paese che per forme ed odori rimanda ad altre epoche.